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Introduzione

PETRA

Il Cristianesimo si diffuse a Petra già al tempo delle prime generazioni e quando l'intera città si convertì, la popolazione trasformò molte tombe in chiese. Tra queste, la “Tomba di Al-Jara” che divenne una chiesa nel 447 d.C., durante il regno del vescovo Giasone. Durante l’era bizantina Petra fu una diocesi e le rovine della cattedrale rimaste ne sono la testimonianza. Al tempo di Cristo e degli Apostoli, nella città di Petra, la capitale del Regno Nabateo scavata nella roccia, sorgeva uno dei più grandi centri commerciali del Mediterraneo orientale. Petra fiorì durante il dominio dei Nabatei, nel III secolo a.C., e rimase prospera fino all’inizio del II secolo d.C., quando fu occupata dall'Imperatore romano Traiano.

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La sua posizione, la diversità dei suoi monumenti e la bellezza dei colori delle sue rocce fanno di Petra una città unica nel suo genere che attira visitatori da tutto il mondo. Il suo nome è associato ai Nabatei che ne fecero la loro capitale. Quando i Nabatei lasciarono il nord della Penisola Arabica, alcuni di loro arrivarono nella regione di Petra e convissero con gli Edomiti. I Nabatei, conquistati dalla vita commerciale e dalla ricchezza che ne derivava, abbandonarono la vita nomade e divennero mercanti.

Quando Mosè e gli Israeliti lasciarono il Sinai, passarono per Petra che si trovava nella regione di Edom. La tradizione locale racconta che la sorgente di Wadi Musa, fuori Petra, è il luogo dove Mosè colpì la roccia con il suo bastone facendovi sgorgare acqua (Numeri 20, 10-11). Inizialmente, gli Ebrei Maccabei avevano rapporti amichevoli con i Nabatei (vedi 1 Maccabei 5, 25). È quasi certo che Petra fu una delle tappe dei Re Magi che portarono in dono oro, incenso e mirra al Bambino Gesù a Betlemme (Matteo 2, 1-12). Il re Areta, menzionato dall'Apostolo Paolo nella Seconda Lettera ai Corinzi (2 Corinzi 11, 32), fu uno dei re Nabatei che governarono Petra.

Durante il dominio dei Bizantini, a Petra c’era una sede vescovile. Inoltre, la città era abitata da monaci ed eremiti e i suoi abitanti avevano trasformato alcune tombe in chiese. Non sono state rinvenute molte tracce della civiltà bizantina e questo probabilmente è dovuto al fatto che, in quel periodo, i suoi abitanti cominciarono ad abbandonarla per cercare guadagni commerciali altrove.

Tra i monumenti più importanti di Petra ricordiamo:

1. Il Siq: una gola di roccia lunga 1.200 metri, larga fino a 2 metri in alcuni punti e alta 80-100 metri. La parola “Siq” è di origine siriaca e significa squarcio, vicolo, corridoio, passaggio.

2. Il Tesoro del Faraone: l'edificio è alto 39 metri e largo 28. Fu chiamato Tesoro del Faraone perché gli abitanti della zona credevano che il Faraone avesse nascosto i suoi tesori nell’urna intagliata nel secondo ordine dell’edificio.

3. L'anfiteatro romano: fu costruito durante il periodo del re Nabateo Areta IV, 8-40 a.C. Si compone di 33 file scolpite nella roccia che possono ospitare più di tremila spettatori.

4. Qasr al-Bint: una struttura costruita dai Nabatei nel I secolo a.C., in onore del dio Dushara. Il nome Qasr al-Bint (Il Castello della Figlia) risale al mito secondo cui la principessa che viveva in quel palazzo soffriva per la mancanza di acqua e promise di sposare qualcuno che avrebbe soddisfatto il suo desiderio.

5. Il Monastero: nel monastero c'è una piccola stanza scavata nella roccia in cui vivevano gli eremiti e una tomba decorata sui due lati con le sculture di due leoni, chiamata la Tomba del Leone. Il monastero, invece, era una struttura con una facciata molto imponente, era lungo 47 metri e alto 40.

6. Le Tombe: i Nabatei costruivano le loro tombe con molta premura e usavano decorarle con magnifiche iscrizioni in onore dei defunti. Nell'anno 447, durante il regno del Vescovo Giasone, la tomba di al-Jara fu trasformata in una cattedrale.

7. L'altare: Si compone di un ampio cortile lungo 4.600 metri e largo 20. In questo cortile i Nabatei scavarono un pozzo per pulire l'altare, il tempio si trovava sul lato occidentale.

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